Alla mia età cambiano i margini delle preoccupazioni: si spostano dall’effimero turbinio profuso da una sega mentale al concreto appuntamento con una dannata bolletta. E non si può nemmeno dire che siano problemi bimestrali quanto una scontata coda in banca o alla posta, perché in realtà nel mese libero da bolletta, ho la preoccupazione di arrivarci sano e salvo a quella benedetta scadenza.
Alla mia età, in definitiva, ho sempre a che fare con una scadenza, e ciò non riguarda mai il futuro, quell’effimero turbinio profuso da una sega mentale, ma con il presente: devo comportarmi bene ogni giorno per sperare di vedere sano e salvo il domani.
Ecco, questo adoro della mia età.